“Ciclovia San Vicinio. Stesso cammino, nuova emozione” è il messaggio promotore del progetto presentato questa mattina nel centro culturale di Sarsina. Proprio dalla città che ha dato i natali a Plauto e nella cui Cattedrale sono custodite le spoglie mortali del santo taumaturgo Vicinio parte e arriva la ciclovia che in gran parte ripercorre il Cammino di San Vicinio inaugurato in occasione delle celebrazioni millenarie della Basilica Concattedrale di Sarsina, negli anni 2008 e 2009. Un Cammino, quindi, che si rende fruibile anche per gli appassionati delle due ruote, mountain bike o le sempre più gettonate e-bike. Il percorso ciclabile è lungo 325 chilometri (300 i chilometri del Cammino), per un dislivello di 8mila metri, tutto tabellato e fruibile in sicurezza. Si sviluppa su piste forestali, strade sterrate o asfaltate a bassa percorrenza.
La O del logo della Ciclovia riprende l’immagine stilizzata del collare di San Vicinio utilizzato per la benedizione dei pellegrini nella cappella di San Vicinio, nella navata di destra della Basilica concattedrale. Lo stesso logo che caratterizza il cammino ad anello, con partenza e arrivo da Sarsina, raggiunge Bagno di Romagna, entra nel territorio delle Foreste Casentinesi, conduce ai luoghi sacri di Camaldoli e La Verna per poi rientrare in territorio romagnolo attraverso Verghereto e le Balze per poi scendere verso il paese di Sant’Agata Feltria e attraverso il territorio del Rubicone in comune di Borghi e Montiano, fino a Cesena per poi risalire da Mercato Saraceno. Quello di San Vicinio rientra tra i circa 100 cammini che percorrono il territorio italiano. Nel suo percorso si interseca con la via Romea-Germanica recentemente riconosciuta “Rotta culturale europea”.
“Sempre più spesso negli ultimi anni ci veniva chiesto se il cammino di San Vicinio era fruibile anche per le bike – l’introduzione di Cristina Santucci, da quattro anni presidente dell’associazione Cammino di San Vicinio – e la risposta era un sì tiepido. In parte, ma non del tutto. Abbiamo raccolto la sfida, sullo slancio delle sempre maggiori richieste di aprire il territorio a un turismo slow, da vivere e conoscere nelle sue bellezze naturali e nell’incontro delle persone con le loro storie da raccontare e tradizioni da testimoniare”. “Chi sceglie il cammino di San Vicinio ha spesso motivazioni spirituali. Con questa nuova proposta – ha sottolineato la presidente – ci rivolgiamo ai cicloturisti che desiderano conoscere un territorio unico per le sue caratteristiche naturalistiche, culturali e legate alla tradizione. E all’incontro con le persone che lo abitano, nella ricettività e fruibilità in sicurezza. Abbiamo trovato grande risposta tra i vari soggetti, pronti a fare di nuovo rete per un progetto che valorizza la coscienza turistica del territorio”.
Sono una quindicina gli ‘ambasciatori’ formati per accompagnare e guidare i turisti in tour esperienziale in sicurezza, per un progetto nato in collaborazione con il partner tecnico Asc Forlì-Cesena. E anche i servizi ‘tecnici’ legati alla manutenzione e fruizione delle biciclette sono in fase di implementazione: a giorni aprirà a Sarsina un negozio di assistenza e noleggio e-bike, gestito da Michele Bubbolini e Ivan Monti. Per tutti, è già stampata la “Credenziale del ciclista”, pronta a essere timbrata lungo il percorso.
“Fare escursioni in bici elettrica, divertendosi e conoscendo meglio il territorio, è un'opportunità che siamo chiamati a cogliere ora che l’attenzione verso il nostro territorio, dal punto di vista turistico, è tornata alta – l’intervento del sindaco di Sarsina Enrico Cangini -. Dobbiamo trovarci pronti a intercettare un turismo amante di nuove scoperte e nuove emozioni in sella alle due ruote. Con il lockdown abbiamo apprezzato di più le bellezze del nostro territorio e ora siamo pronti a proporlo a beneficio di tutti”. “È sempre più importante veicolare le energie di tutti, pubblico e privato, per creare un'economia circolare che dia reddito, con il coinvolgimento cosiddetto ‘dal basso’, dei volontari. Ne è un esempio la Badia di Montalto – ha proseguito il sindaco – edificio di proprietà del Comune, pochi chilometri sopra a Sarsina: un gruppo di cittadini, uniti in associazione, ne hanno manifestato grande affetto e desiderio di recupero. In pochi anni sono stati intercettati dei finanziamenti europei grazie ai quali sono stati fatti importanti interventi di ristrutturazione e conservazione. Un esempio virtuoso da seguire”. Il sindaco riporta alla memoria anche la nascita del Cammino di San Vicinio: “Questo progetto di ciclovia è un rilancio importante del progetto nato all’interno delle celebrazioni millenarie. Celebrazioni guidate da don Gabriele Foschi che recentemente è tornato vicino alla nostra comunità come esorcista. Incarico che per diversi anni ha portato avanti don Fiorenzo Castorri con passione e partecipazione”.
In concomitanza con l’inaugurazione della ciclovia parte una campagna di comunicazione social sulle pagine Facebook e Instagram. Da oggi è attivo il sito www.cicloviadisanvicinio.it dove sono caricati video curati da Achille Matassoni che in pochi minuti riassumono le caratteristiche del percorso tra natura, cultura, storia e tradizioni, a contatto diretto con il territorio e le persone che lo animano, dove “la Basilica (di San Vicinio) è cattedrale naturale e chiesa di pietra, nei luoghi dove il pensiero trova il suo spazio, sui passi di San Vicinio”.